Guida alla scelta del materiale per guarnizioni oleodinamiche in base a pressione, velocità e temperatura
La selezione del materiale di una guarnizione non è mai una scelta “di catalogo”: è una decisione tecnica che incide direttamente su sicurezza, affidabilità, durata e costi di manutenzione di un sistema oleodinamico.
In applicazioni dinamiche — in particolare tenute stelo, tenute pistone e sistemi rotativi — il corretto accoppiamento tra materiale, profilo e condizioni operative è ciò che determina se una guarnizione offrirà 100.000 cicli o 1.000.000+ di cicli senza perdita.
In questa guida analizziamo i principali materiali utilizzati nelle guarnizioni oleodinamiche e come selezionarli in funzione di tre variabili critiche:
• Pressione di esercizio
• Velocità (lineare o rotativa) del movimento
• Temperatura del fluido e dell’ambiente di lavoro
Perché la scelta del materiale è fondamentale
Ogni materiale ha una sua finestra operativa, definita da:
• resistenza all’estrusione
• resilienza elastica
• compatibilità chimica
• resistenza al calore
• attrito e capacità di lubrificazione
• rigidezza/elasticità
Una selezione impropria porta a:
• gonfiaggi del materiale
• rotture per estrusione
• indurimento precoce
• abrasione accelerata
• trafilamenti e micro-perdite
• collasso della tenuta in cicli ad alta frequenza
Nel 90% dei casi di guarnizioni che “durano poco”, il problema si riconduce proprio alla scelta sbagliata del materiale rispetto alle condizioni reali di lavoro.
I materiali principali per guarnizioni oleodinamiche
Analizziamoli con un taglio ingegneristico e applicativo.
⸻
NBR (Nitrile Butadiene Rubber)
Range tipico: –30°C / +100°C
Pressione: media
Applicazioni: cilindri standard, linee oleodinamiche tradizionali
L’NBR è il materiale “classico” per O-ring e tenute statiche.
Ottimo rapporto qualità/prezzo, ma non è adatto ad alte temperature o ad oli sintetici speciali.
Pro:
• Buona resistenza agli oli minerali
• Ottima elasticità
• Economico
Contro:
• Non adatto ad applicazioni estreme
• Tende a indurire nel tempo
Quando sceglierlo: manutenzioni ordinarie, cilindri a basse velocità, applicazioni indoor.
⸻
FKM (Fluoroelastomero – Viton®)
Range: –20°C / +200°C
Pressione: medio-alta
Applicazioni: ambienti caldi, oli speciali, circuiti ad alta temperatura
Il FKM è il “salto di qualità” quando l’NBR non basta.
Pro:
• Altissima resistenza a temperature elevate
• Eccellente compatibilità chimica
• Ottima stabilità nel tempo
Contro:
• Costo superiore
• Elasticità inferiore rispetto all’NBR
Quando sceglierlo: quando la temperatura supera i 100°C o servono cicli lunghi e costanti.
⸻
PU (Poliuretano)
Range: –30°C / +100°C
Pressione: alta
Applicazioni: tenute dinamiche, steli, pistoni, cilindri ad alta velocità e pressione
Il materiale più utilizzato nelle tenute dinamiche moderne.
Il PU offre un compromesso eccellente tra elasticità, rigidità e resistenza all’abrasione.
Pro:
• Resistenza all’estrusione molto elevata
• Ottimo comportamento in cicli rapidi
• Ottima resistenza all’usura
Contro:
• Sensibile a fluidi aggressivi non idonei
• Può irrigidirsi con il freddo
Quando sceglierlo: sistemi che lavorano 24/7, cilindri ad alta frequenza, logistica, macchine movimento terra.
⸻
PTFE (Teflon) e compound caricati (bronzo, carbone, grafite)
Range: –70°C / +260°C
Pressione: molto alta
Velocità: molto alta
Applicazioni: macchine automatiche, alte velocità, pressioni estreme, cicli intensivi
Il PTFE non è elastico, quindi necessita spesso di un O-ring di precarico.
È il materiale più performante in assoluto per applicazioni dinamiche estreme.
Pro:
• Attrito bassissimo
• Resistenza alle alte temperature
• Stabilità dimensionale
• Adatto a cicli estremi (anche oltre 1 milione)
Contro:
• Richiede tolleranze precise
• Non si adatta alle irregolarità come gli elastomeri
Quando sceglierlo: alta velocità, alta pressione, ambienti aggressivi, macchine automatiche.
Scelta del materiale in base alle condizioni operative
Questa è la parte ingegneristica cruciale: come correlare pressione, velocità e temperatura.
Pressione
Pressione | Materiale consigliato | Note |
<150 bar | NBR / PU | Applicazioni standard |
150–300 bar | PU / FKM | Migliore resistenza all’estrusione |
300–450 bar | PTFE + supporti anti-estrusione | Necessari backup ring |
>450 bar | PTFE caricati (bronzo, grafite) | Settore heavy-duty, alte prestazioni |
Velocità
Basse velocità (fino a 0,5 m/s)
→ NBR o PU funzionano perfettamente.
Velocità medie (0,5–1 m/s)
→ PU è il più indicato per resistenza all’usura.
Altissima velocità (>1 m/s o cicli 800.000+)
→ PTFE o PTFE bronzo
Perfetto anche per sistemi rotativi o macchine automatiche.
Temperatura
Temperatura | Materiale |
–30°C / +80°C | NBR / PU |
+80°C / +120°C | PU (qualità premium) |
+120°C / +200°C | FKM |
>200°C | PTFE |
Errori comuni nella scelta del materiale (e come evitarli)
Errore 1 — Basarsi solo sulla pressione nominale
Va sempre valutato il picco di pressione istantaneo.
Errore 2 — Ignorare il tipo di movimento
Una guarnizione per pistone non reagisce come una per stelo.
Errore 3 — Non considerare la rugosità delle superfici
Il materiale migliore può fallire se la finitura non è corretta.
Errore 4 — Tolleranze non adeguate
Troppo gioco = estrusione
Troppa interferenza = usura accelerata
Errore 5 — Sottovalutare il fluido utilizzato
Alcuni oli sintetici deteriorano NBR e PU.
Conclusioni: come scegliere correttamente
In sintesi:
• NBR → statico, basse temperature, soluzioni economiche
• PU → dinamico, alta pressione, alta resistenza all’usura
• FKM → alte temperature, oli speciali
• PTFE → pressioni estreme, alta velocità, lunga durata
La scelta ideale nasce sempre dall’incrocio tra:
1. Pressione effettiva
2. Velocità e tipo di movimento
3. Temperatura del sistema
4. Rugosità e tolleranze
5. Fluido in uso
Hai dubbi sul materiale più adatto per la tua applicazione?
Sixten supporta progettisti, manutentori e OEM nella scelta della guarnizione ideale per ogni condizione operativa, anche con produzioni dedicate e soluzioni fuori standard.
👉 Contattaci per una consulenza tecnica o per richiedere un materiale specifico.
