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Guida alla scelta del materiale per guarnizioni oleodinamiche in base a pressione, velocità e temperatura

Pubblicato il 01/12/2025 Categoria: APPROFONDIMENTI TECNICI

La selezione del materiale di una guarnizione non è mai una scelta “di catalogo”: è una decisione tecnica che incide direttamente su sicurezza, affidabilità, durata e costi di manutenzione di un sistema oleodinamico.

In applicazioni dinamiche — in particolare tenute stelo, tenute pistone e sistemi rotativi — il corretto accoppiamento tra materiale, profilo e condizioni operative è ciò che determina se una guarnizione offrirà 100.000 cicli o 1.000.000+ di cicli senza perdita.


In questa guida analizziamo i principali materiali utilizzati nelle guarnizioni oleodinamiche e come selezionarli in funzione di tre variabili critiche:

    •    Pressione di esercizio

    •    Velocità (lineare o rotativa) del movimento

    •    Temperatura del fluido e dell’ambiente di lavoro


Perché la scelta del materiale è fondamentale


Ogni materiale ha una sua finestra operativa, definita da:

    •    resistenza all’estrusione

    •    resilienza elastica

    •    compatibilità chimica

    •    resistenza al calore

    •    attrito e capacità di lubrificazione

    •    rigidezza/elasticità


Una selezione impropria porta a:

    •    gonfiaggi del materiale

    •    rotture per estrusione

    •    indurimento precoce

    •    abrasione accelerata

    •    trafilamenti e micro-perdite

    •    collasso della tenuta in cicli ad alta frequenza


Nel 90% dei casi di guarnizioni che “durano poco”, il problema si riconduce proprio alla scelta sbagliata del materiale rispetto alle condizioni reali di lavoro.


I materiali principali per guarnizioni oleodinamiche


Analizziamoli con un taglio ingegneristico e applicativo.


NBR (Nitrile Butadiene Rubber)


Range tipico: –30°C / +100°C

Pressione: media

Applicazioni: cilindri standard, linee oleodinamiche tradizionali


L’NBR è il materiale “classico” per O-ring e tenute statiche.

Ottimo rapporto qualità/prezzo, ma non è adatto ad alte temperature o ad oli sintetici speciali.


Pro:

    •    Buona resistenza agli oli minerali

    •    Ottima elasticità

    •    Economico


Contro:

    •    Non adatto ad applicazioni estreme

    •    Tende a indurire nel tempo


Quando sceglierlo: manutenzioni ordinarie, cilindri a basse velocità, applicazioni indoor.



FKM (Fluoroelastomero – Viton®)


Range: –20°C / +200°C

Pressione: medio-alta

Applicazioni: ambienti caldi, oli speciali, circuiti ad alta temperatura


Il FKM è il “salto di qualità” quando l’NBR non basta.


Pro:

    •    Altissima resistenza a temperature elevate

    •    Eccellente compatibilità chimica

    •    Ottima stabilità nel tempo


Contro:

    •    Costo superiore

    •    Elasticità inferiore rispetto all’NBR


Quando sceglierlo: quando la temperatura supera i 100°C o servono cicli lunghi e costanti.



PU (Poliuretano)


Range: –30°C / +100°C

Pressione: alta

Applicazioni: tenute dinamiche, steli, pistoni, cilindri ad alta velocità e pressione


Il materiale più utilizzato nelle tenute dinamiche moderne.

Il PU offre un compromesso eccellente tra elasticità, rigidità e resistenza all’abrasione.


Pro:

    •    Resistenza all’estrusione molto elevata

    •    Ottimo comportamento in cicli rapidi

    •    Ottima resistenza all’usura


Contro:

    •    Sensibile a fluidi aggressivi non idonei

    •    Può irrigidirsi con il freddo


Quando sceglierlo: sistemi che lavorano 24/7, cilindri ad alta frequenza, logistica, macchine movimento terra.



PTFE (Teflon) e compound caricati (bronzo, carbone, grafite)


Range: –70°C / +260°C

Pressione: molto alta

Velocità: molto alta

Applicazioni: macchine automatiche, alte velocità, pressioni estreme, cicli intensivi


Il PTFE non è elastico, quindi necessita spesso di un O-ring di precarico.

È il materiale più performante in assoluto per applicazioni dinamiche estreme.


Pro:

    •    Attrito bassissimo

    •    Resistenza alle alte temperature

    •    Stabilità dimensionale

    •    Adatto a cicli estremi (anche oltre 1 milione)


Contro:

    •    Richiede tolleranze precise

    •    Non si adatta alle irregolarità come gli elastomeri


Quando sceglierlo: alta velocità, alta pressione, ambienti aggressivi, macchine automatiche.


Scelta del materiale in base alle condizioni operative


Questa è la parte ingegneristica cruciale: come correlare pressione, velocità e temperatura.


Pressione


Pressione

Materiale consigliato

Note

<150 bar

NBR / PU

Applicazioni standard

150–300 bar

PU / FKM

Migliore resistenza all’estrusione

300–450 bar

PTFE + supporti anti-estrusione

Necessari backup ring

>450 bar

PTFE caricati (bronzo, grafite)

Settore heavy-duty, alte prestazioni


Velocità


Basse velocità (fino a 0,5 m/s)

→ NBR o PU funzionano perfettamente.


Velocità medie (0,5–1 m/s)

→ PU è il più indicato per resistenza all’usura.


Altissima velocità (>1 m/s o cicli 800.000+)

→ PTFE o PTFE bronzo

Perfetto anche per sistemi rotativi o macchine automatiche.


Temperatura


Temperatura

Materiale

–30°C / +80°C

NBR / PU

+80°C / +120°C

PU (qualità premium)

+120°C / +200°C

FKM

>200°C

PTFE


Errori comuni nella scelta del materiale (e come evitarli)


Errore 1 — Basarsi solo sulla pressione nominale

Va sempre valutato il picco di pressione istantaneo.


Errore 2 — Ignorare il tipo di movimento

Una guarnizione per pistone non reagisce come una per stelo.


Errore 3 — Non considerare la rugosità delle superfici

Il materiale migliore può fallire se la finitura non è corretta.


Errore 4 — Tolleranze non adeguate

Troppo gioco = estrusione

Troppa interferenza = usura accelerata


Errore 5 — Sottovalutare il fluido utilizzato

Alcuni oli sintetici deteriorano NBR e PU.


Conclusioni: come scegliere correttamente


In sintesi:

    •    NBR → statico, basse temperature, soluzioni economiche

    •    PU → dinamico, alta pressione, alta resistenza all’usura

    •    FKM → alte temperature, oli speciali

    •    PTFE → pressioni estreme, alta velocità, lunga durata


La scelta ideale nasce sempre dall’incrocio tra:

    1.    Pressione effettiva

    2.    Velocità e tipo di movimento

    3.    Temperatura del sistema

    4.    Rugosità e tolleranze

    5.    Fluido in uso


Hai dubbi sul materiale più adatto per la tua applicazione?


Sixten supporta progettisti, manutentori e OEM nella scelta della guarnizione ideale per ogni condizione operativa, anche con produzioni dedicate e soluzioni fuori standard.


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